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responsabilità del datore di lavoro

 

Il lavoratore ha diritto per legge ad assistenza e tutela sul posto di lavoro.

Il datore di lavoro è il soggetto che deve garantire il lavoratore ed assumersi doveri ed obblighi di assistenza e sicurezza in caso di infortuni e malattie professionali.

La responsabilità del datore di lavoro sta anche nell’attuazione di principi universali riconosciuti dalla nostra Costituzione:

  • art. 32 (tutela della salute nei luoghi di lavoro);
  • art. 35 (tutela del lavoro);
  • art.38 ( tutela del lavoratore in caso di infortunio, malattia);
  • art. 41 (l’iniziativa economica privata non può svolgersi in modo da arrecare danno alla sicurezza alla libertà, alla dignità umana).

Altre responsabilità del datore di lavoro sono poi riconosciute dalla legislazione corrente di ciascuno Stato e dal Diritto Comunitario.

 

Le tipologie di responsabilità del datore di lavoro

 
Fatto certo che il lavoratore ha diritto ad assistenza e protezione, vediamo ora quali sono le responsabilità del datore di lavoro per i casi di infortuni o malattie professionali.

Tali responsabilità del datore di lavoro sorgono nel momento in cui egli non abbia osservato gli obblighi a lui spettanti per la tutela del dipendente.

Sono da attribuire al datore di lavoro tre tipi di responsabilità:

  • Responsabilità civile;
  • Responsabilità penale;
  • Responsabilità amministrativa.

 

La responsabilità civile del datore di lavoro

 
La norma alla base della responsabilità civile del datore di lavoro è l’articolo 2087 del Codice Civile che impone al datore di lavoro di adottare misure tali da tutelare l’integrità fisica e la personalità morale dei suoi dipendenti.

Il datore di lavoro è tenuto ad adeguarsi all’evoluzione delle tecniche di sicurezza per garantire e proteggere il lavoratore.

In base invece all’articolo 2049 del Codice Civile, il datore di lavoro è da considerarsi responsabile anche quando l’omissione delle misure di sicurezza sia stata direttamente effettuata da altra persona da lui incaricata nell’ambito delle mansioni a lui conferite.

Quindi il datore di lavoro risponde anche dei danni causati da violazione delle misure di sicurezza da parte di sorveglianti e addetti alla sicurezza.

In ciascuno di questi casi il datore di lavoro ha l’obbligo di risarcire i danni occorsi al lavoratore.

 

Responsabilità penale del datore di lavoro

 
Le norme che sanciscono la responsabilità del datore di lavoro in fatto di sicurezza nello svolgimento di un lavoro, sono norme di rilevanza penale.

Questo significa che la loro inosservanza comporta la commissione di un reato sanzionabile per legge.

L’articolo 437 del Codice Penale stabilisce la responsabilità di chi omette di collocare impianti e apparecchi atti a prevenire infortuni sul lavoro, e per tali reati prevede sanzioni fino alla reclusione.

Il datore di lavoro può essere imputato anche per l’articolo 451 del Codice Penale che sancisce la responsabilità di chi omette o rimuove apparecchi destinati alla estinzione di un incendio,
al salvataggio e al soccorso in caso di disastri o infortuni sul lavoro.

 

Responsabilità amministrativa del datore di lavoro

 
La legislazione recente ha riconosciuto la responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, siano esse società o associazioni anche prive di personalità giuridica.

Questo significa che non solo il datore di lavoro ma anche le aziende sono responsabili della sicurezza dei lavoratori.

Tale responsabilità viene rilevata in sede penale e va ad aggiungersi a quella della persona fisica, il datore di lavoro, che ha materialmente realizzato l’illecito.

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