licenziamento legittimo

licenziamento legittimo

 

La Cassazione conferma il licenziamento legittimo del dipendente per la condotta oltraggiosa, contraria ai doveri civici e estremamente negativa per l’attività aziendale

Non si può offendere impunemente un collega davanti ai clienti e agli altri lavoratori dell’azienda senza subire conseguenze.

Un comportamento simile legittima infatti la sanzione massima, quella del licenziamento, in quanto trattasi di condotta contraria ai “doveri civici” che ogni lavoratore dovrebbe mantenere nella propria azienda.

A stabilire che è possibile porre fine al rapporto di lavoro di chi si permette di offendere un collega davanti ai suoi colleghi, è stata la Corte di Cassazione con il suo pronunciamento teso a sbrogliare una matassa giudiziaria molto intricata.

La Suprema Corte infatti ha respinto il ricorso di un lavoratore che aveva appellato una sentenza rimpallata tra due tribunali.

A dire della Corte di Cassazione, il licenziamento scaturito per un diverbio litigioso tra due impiegati della medesima azienda davanti alla clientela era da iscrivere perfettamente nel novero della giurisprudenza contenuta nel diritto del lavoro.

L’uomo sottoponeva al giudizio della Cassazione quanto avvenuto perché a suo avviso le deposizioni erano inattendibili in quanto dipendenti della controparte datoriale.

Ma secondo la Corte ciò non basta a invalidare la deposizione dei testimoni, il licenziamento è quindi da ritenersi valido.

Scendendo nel dettaglio, la Corte ha ravvisato la “giusta causa”, motivata attraverso il riferimento a quanto contenuto all’interno del contratto collettivo nazionale (nel caso oggetto di discussione, industrie del terziario e della distribuzione dei servizi), che “punivano la condotta del lavoratore contraria ai doveri civici e il diverbio litigioso seguito da vie di fatto, nocivo al normale esercizio dell’attività aziendale”.

La condotta “ingiuriosa e aggressiva” contestata al lavoratore, è un motivo valido per il licenziamento del lavoratore e la condanna al pagamento delle spese processuali.

La Cassazione conferma il licenziamento legittimo del dipendente per la condotta oltraggiosa, contraria ai doveri civici e nociva all’attività aziendale.

Non si può offendere impunemente un collega davanti ai clienti e agli altri collaboratori senza subire conseguenze. Un comportamento simile legittima, infatti, la sanzione massima del licenziamento, in quanto trattasi di condotta contraria ai “doveri civici” di correttezza e rettitudine che ogni lavoratore dovrebbe tenere sopratutto in presenza di altri colleghi.

CategorySentenze

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