la_responsabilità_dell_amministratore_condominiale

responsabilità dell’amministratore

 

Un particolare tipo di contratto di mandato regola il rapporto tra amministratore e condominio; sul contratto è specificato che una cattiva conduzione dell’incarico può determinare delle conseguenze negative per l’amministratore.

L’amministratore viene nominato dall’assemblea condominiale e tra di esso e il condominio s’instaura un rapporto di fiducia; tramite il mandato vengono definite le responsabilità dell’amministratore, con le quali s’impegna a svolgere le sue funzioni.

Il Codice civile stabilisce infatti una serie di obblighi ai quali deve attenersi per tutta la durata del suo incarico, pena la revoca del mandato e/o la nascita di una responsabilità risarcitoria, nel caso in cui la sua cattiva condotta provochi dei danni al condominio, ai condomini o a terzi.

Tra le responsabilità dell’amministratore c’è quella di specificare l’importo del proprio compenso, altrimenti la nomina stessa diventa nulla; ogni singolo condomino può rivolgersi direttamente al Giudice civile per ottenere la revoca dell’incarico nei casi in cui vengano riscontrate delle irregolarità, nello specifico le responsabilità dell’amministratore sono:

  • Convocare l’assemblea per l’approvazione dei conti;
  • Convocare l’assemblea per la nomina di un nuovo amministratore;
  • Emettere l’esecuzione di un provvedimento del giudice o dell’autorità; amministrativa;
  • Dare esecuzione a una delibera dell’assemblea;
  • Aprire il conto corrente condominiale;
  • Gestire il patrimonio del condominio in modo tale da non creare il rischio di confusione tra il suo patrimonio o con quello di altri soggetti;
  • Effettuare il rendimento dei conti nel termine di 180 giorni dalla chiusura della gestione condominiale;
  • Comunicare i propri dati in modo completo;
  • Fornire dati aggiornati in merito allo stato dei pagamenti;
  • Curare la tenuta dei registri obbligatori;
  • Curare il recupero dei crediti e la relativa fase di esecuzione (pignoramento, vendita all’asta e assegnazione delle somme).

La sanzione per l’amministratore revocato prevede che non possa più essere nominato in futuro.

Oltre a queste le responsabilità dell’amministratore sono anche quelle per i danni al condominio.

Prendiamo questo esempio: l’amministratore non esegue la delibera condominiale che impone l’apertura di una polizza assicurativa per i danni contro terzi e la caduta di calcinacci provoca delle lesioni a un passante: il condominio non è coperto dall’assicurazione e l’amministratore dovrà provvedere a rimborsare il condominio e il passante per le somme dovute al risarcimento.

In questo e in casi simili la responsabilità dell’amministratore è da contratto e quindi il condominio dovrà semplicemente dimostrare l’esistenza del danno che è stato causato da una omissione da parte dell’amministratore.

In caso lo ritenga opportuno quest’ultimo può difendersi dimostrando invece il contrario, cioè che ha eseguito in modo corretto il suo incarico e quindi il danno non è imputabile ad una sua omissione.

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