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permessi retribuiti

 

Possono usufruire dei permessi retribuiti tutti i lavoratori dipendenti, che per contratto, hanno diritto ad assentarsi dal proprio lavoro per motivi disciplinati dalla legge o dalla stessa contrattazione collettiva nazione dei singoli comparti.

A livello contrattuale tali comparti possono disciplinare autonomamente e differentemente siffatta materia.

Esistono, di conseguenza, diverse tipologie di permessi retribuiti:

  • Il permesso lutto o per grave infermità;
  • Il permesso per la donazione di sangue e per la donazione di midollo osseo;
  • I permessi per cariche pubbliche elettive;
  • I permessi per sostenere concorsi o esami.

Per permesso retribuito si intende un periodo di tempo durante il quale al lavoratore, sia esso pubblico o privato, è consentito di potersi assentare dalle proprie attività lavorative quando ricorrono particolari circostanze; tutto questo conservando la normale retribuzione.

 

Permessi per lutto e grave infermità

 
Per quanto riguarda i permessi retribuiti per lutto o per grave infermità, al dipendente pubblico o privato è concesso il diritto ad avere fino a tre giorni complessivi di permesso retribuito all’anno in caso di decesso o di una grave infermità del coniuge (anche se legalmente separato) o di un parente entro il secondo grado (ad esempio: nonni, nipoti in quanto figli del figlio, fratello, sorella), anche non convivente, oppure di un soggetto facente parte della famiglia anagrafica della lavoratrice o del lavoratore medesimo, purché essa sia documentata.

Il lavoratore, per usufruire di tali permessi retribuiti, dovrà comunicare preventivamente al proprio datore di lavoro la natura dell’evento che dà titolo alla sua richiesta.

I giorni di permesso dovranno essere utilizzati entro sette giorni dal decesso o dall’accertamento della manifestazione della grave infermità.

Importante sottolineare che i giorni festivi e quelli non lavorativi non verranno conteggiati ai fini dei giorni di permesso.

Una maggior tutela è prevista per il pubblico impiego, dove è prevista, infatti, la possibilità di fruire di tre giorni di permesso per ogni singolo evento luttuoso, a differenza del settore privato che non prevede tale ipotesi, neppure se l’evento luttuoso di altro parente si verifichi nel medesimo anno.

Però, tali giorni sono computati come giorni di calendario e devono quindi essere fruiti continuativamente (compresi i festivi).

Inoltre, nel comporto Regioni ed Enti Locali, si aggiunge il permesso per lutto anche per il decesso degli affini entro il primo grado (ad esempio i suoceri)

 

Permessi per donazione di sangue

 
Invece, per quanto riguarda i permessi retribuiti per donazione di sangue, al lavoratore dipendente che cede gratuitamente il suo sangue viene esentato dal lavoro per l’intera giornata in cui ha effettuato la donazione, conservando la normale retribuzione per l’intera giornata lavorativa.

La giornata di riposo del lavoratore dipendente donatore è di 24 ore che decorrono dal momento in cui si è assentato dal lavoro per compiere la donazione o, comunque, dal momento  definito dal certificato medico.

Il lavoratore, per usufruire di tali permessi retribuiti, ha l’obbligo di dare preavviso al datore di lavoro secondo le modalità previste dai singoli CCNL.

Il prelievo in questione dovrà essere fatto presso un centro di raccolta fisso o mobile regolarmente autorizzato dal Ministero della Sanità.

Il lavoratore, per ottenere il permesso, dovrà presentare al datore di lavoro il certificato rilasciato dal medico che ha effettuato il prelievo di sangue.

Inoltre, il lavoratore ha anche il diritto all’accredito figurativo dei contributi previdenziali per le giornate retribuite per la donazione di sangue.

 

Permessi per motivi personali

 
Sotto questa categoria sono inclusi tutti i tipi di permessi retribuiti per motivi personali (esami, impegni politici, ecc.)

Essi sono previsti dalla maggior parte dei contratti collettivi nazionali di lavoro, sia essi pubblici che privati, e prevedono per il lavoratore la fruizione di tre giorni di permesso retribuito all’anno per particolari motivi personali.

I lavoratori dipendenti, pubblici e privati, hanno l’ulteriore diritto di assentarsi dal lavoro allo scopo di prendere parte alle sedute dei consigli nei quali sono stati eletti:

  • Consigli comunali;
  • Consigli provinciali;
  • Consigli degli altri enti locali, come le comunità montane, le unioni di comuni, ecc;
  • Consigli circoscrizionali, ma solo per i comuni con più di 500.000 abitanti.

Con le nuove norme tale permesso retribuito viene concesso soltanto per il tempo strettamente necessario a ciascuna seduta.

 

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