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Divorzio breve: cosa dice la legge

 

Fino a che non è stata emanata la “legge sul divorzio” nel 1970, non era possibile sciogliere il matrimonio se non per la morte di uno dei coniugi; il matrimonio era quindi legalmente indissolubile.

La legge n. 898/1970, detta anche “Legge Fortuna-Baslini” ha sancito i casi nei quali il divorzio è consentito, e tra questi il caso più frequente è quello della separazione legale dei coniugi, che deve durare senza interruzioni da un periodo di tempo che ora è di 12 mesi, grazie alla nuova legge sul divorzio breve del 6 maggio 2015.

Prima del divorzio infatti i coniugi non sciolgono il rapporto matrimoniale ma lo sospendono in attesa di una riconciliazione o, appunto, del divorzio che è definitivo.

La separazione legale può essere di due tipi:

  • Consensuale: i coniugi sono d’accordo e i tempi di attesa prima della legge sul divorzio breve potevano arrivare a un anno.
  • Giudiziale: un vero incubo per i coniugi e per i tribunali perché poteva durare anche anni.

La nuova legislazione mira proprio ad abbattere i tempi di attesa del divorzio all’italiana, veramente troppo lunghi.

Fino ad ora le coppie che intendevano divorziare potevano anche dover aspettare almeno tre anni di media, mentre il vero obbiettivo è quello di arrivare a un anno tra separazione e divorzio vero e proprio.

I 3 anni minimi imposti dalla Legislazione Italiana avevano lo scopo di lasciare il tempo di riflessione alla coppia, nella speranza di una riconciliazione che però raramente si verifica.

Con il divorzio breve i tempi di attesa si accorciano notevolmente, a 12 mesi per la separazione giudiziale e a 6 mesi per quella consensuale, indipendentemente dalla presenza di figli.

La legge ha portato novità anche su ciò che riguarda la comunione dei beni: questa si scioglie nel momento in cui il Giudice autorizza i coniugi a vivere separati o al momento della sottoscrizione della separazione consensuale; prima dell’entrata in vigore della Legge sul divorzio breve la comunione dei beni si scioglieva solo nel momento in cui si realizzava il passaggio in giudicato della sentenza di separazione.

Per ora invece nulla di fatto per quel che riguarda il così detto “divorzio immediato”, che a differenza del divorzio breve permetterebbe addirittura di saltare il passaggio della separazione per arrivare subito al divorzio; per questo tipo di procedura erano stati individuati diversi presupposti:

  • Accordo tra i coniugi;
  • Dichiarazione di volontà di separarsi fatta davanti al Magistrato;
  • Assenza di figli sia maggiorenni che minorenni e assenza di figli maggiorenni portatori di handicap o figli con meno di 26 anni economicamente non autonomi.

La richiesta è stata respinta, quindi per dirsi definitivamente addio nel peggiore dei casi è ancora necessario un anno.

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